Presentazione della Fondazione
Il 15 giugno 2011 alla presenza del Capodipartimento del Ministero della
Giustizia, Luigi Biritteri, è avvenuta la firma ufficiale dell'atto di nascita dell'organismo che
porterà nell'ex palazzo di giustizia partenopeo giudici, avvocati, notai, personale amministrativo
ed esponenti della società civile, mantenendo la tradizionale destinazione a luogo di studi e di
dibattiti giuridici.
A febbraio di quest'anno è stata riconosciuta la personalità giuridica da
parte della Prefettura di Napoli, competente in quanto, per Statuto, le attività della Fondazione,
che, attraverso un fondo con contributi provenienti da enti pubblici e privati, consentirà la
manutenzione di cui necessita l'antico castello, esorbitano l'ambito territoriale della Regione
Campania, estendendosi di fatto a livello nazionale ed europeo.
La Fondazione ha l'obiettivo specifico di creare un polo di alta
formazione giurico forense, con peculiare riferimento all'informatica giuridica nell'ottica di
e-justice (processo telematico, digitalizzazione e servizi connessi) nonchè alla formazione degli
organismi di mediazione e conciliazione con riferimento alle normative dell'Unione europea,
conservando comunque Castel Capuano nell'ambito della Giustizia.
Nell'antico monumento, sede di attività giudiziaria fin dal XVI secolo, dove
sono stati già consegnati i locali per lo svolgimento delle attività dell'organismo di
mediazione del Consiglio dell'Ordine degli avvvocati di Napoli, hanno oggi sede la sezione
napoletana dell'Agenzia Nazionale per i beni confiscati, la sezione della Scuola di Formazione del
Ministero della Giustizia e alcuni uffici della giustizia napoletana (tra questi il
Consiglio giudiziario e gli uffici di rappresentanza della Corte d'Appello e della Procura
Generale e il Commissariato agli usi civici), nonchè la storica biblioteca De Marsico, e la Scuola
di Alta Formazione dell'Avvocatura di recente costituitasi in fondazione.
Sulla base di una convenzione con il MIBAC vi troverà sede anche un settore
dell'Archivio di Stato riguardante la giustizia napoletana fin dal 1800.
Tra le iniziative miranti a rivalutare il palazzo merita una speciale
menzione la realizzazione, a cura della Sovrintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di
Napoli, di una sala espositiva sulla storia del monumento (Castel Capuano palazzo di giustizia:
progetti di restauro e trasformazioni al tempo dell'unità) che potrà diventare permanente e
diventare anche un punto di riferimento turistico.
Nell'ottica della rinascita del Castello, che costituiva in antico anche la
porta di accesso ai decumani, si realizzerà, grazie ad un progetto PON 2010 - 2013 un "percorso di
legalità" rivolto alla cittadinanza e in particolare ai giovani. E' prevista l'attivazione di
tavoli culturali, reti sociali, network permanenti che coinvolgano il mondo dell'associazionismo,
delle pubbliche amministrazioni, delle scuole e degli istituti formativi ed educativi. In questo
modo si intende evitare il degrado dello storico maniero, valorizzando allo stesso tempo il centro
antico di Napoli.
Floretta Rolleri, direttore generale per il complesso giudiziario di
Napoli, incaricata dal Ministro della Giustizia a giudare la Fondazione con sede proprio nello
storico complesso, ha il compito di promuovere ogni iniziativa che miri a mantenere nell'ambito
della giurisdizione Castel Capuano ma anche a realizzare gli scopi della Fondazione.
La carica di vicepreseidente è affidata di diritto a Francesco Caia,
quale presidente del Consigliodell'Ordine degli Avvocati di Napoli, primo sostenitore
dell'antica sede giudiziaria. Si è così realizzato quanto fortemente voluto dal presidente della
Corte di Appello di Napoli, Antonio Buonajuto, a capo del "Comitato promotore per Castel Capuano"
costituitosi lo scorso anno, e dall'avv. Mario Ruberto, presidente del Centro Studi ed Osservatorio
per la giustizia "Castel Capuano", oggi rispettivamente presidente del Comitato Scientifico e
Segretario generale della Fondazione.
Tra i
soci fondatori anche la Regione Campania, la Provincia, il Comune di Napoli,
il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Napoli, la Fondazione Banco di Napoli, L'unione
Industriali, Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, Fondazione dell'Avvocatura per l'Alta
Formazione Forense, Biblioteca Alfredo De Marsico, Consiglio Notarile dei distretti riuniti di
Napoli, Torre Annunziata e Nola, Fondazione Emanuele Casale, Ordine dei Commercialisti e degli
esperti Contabili del circondario del Tribunale di Napoli, Ordine degli Psicologi della Regione
Campania, Università Federico II, UNiversità degli Studi Suor Orsola Benincasa, Centro Studi ed
Osservatorio per la Giustizia Castel Capuano, la SUN - Seconda Università di Napoli e l'istituto
Bancario Unicredit.
Tra i
soci sostenitori l'Associazione Nazionale dei Magistrati, l'Ordine dei Giornalisti
della Campania, ACI Automobile Club di Napoli nonchè il Consiglio Superiore della Magistratura e
l'Institut des hautes sur la justice. La qualifica di socio sostenitore, ai sensi dell'art. 5 dello
Statuto, viene attibuita con delibera del Consiglio di Amministrazione ai soggetti che condividendo
le finalità della Fondazione, contribuiscono alla realizzazione dei suoi scopi mediante contributi
anche in denaro.